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SAVE WEB EDITIONMaggio 27, 2022

 

Manca poco a SAVE Web Edition Web Edition 30 maggio.

I PLC e la robotica collaborativa

Con l’avvento della robotica collaborativa, che sempre più sta entrando a fare parte dei processi produttivi industriali, molti imprenditori si stanno chiedendo quale cobot potrebbe meglio soddisfare le loro esigenze di automazione. A questa interessante domanda cercheremo di dare risposta durante questa giornata di approfondimento, ove attraverso interventi qualificati di associazioni, istituzioni e dei principali player del settore, analizzeremo le possibilità e le soluzioni tecnologiche e di sicurezza a disposizione, anche per il tramite di importanti esempi applicativi reali.

Ci chiederemo anche cosa la robotica collaborativa abbia in serbo per il prossimo futuro e come potranno cambiare i rapporti tra uomo e robot, in un ambiente condiviso in cui entrambi operino insieme fianco a fianco.

Programma:

30 maggio 2022

09.30Saluti e introduzione alle tematiche della giornata
Massimo Nannini (giornalista, consulente industriale)
 PLC e Cobot (titolo provvisorio)
Valerio D’Angelo (Anipla Ass. Naz. It. per l’Automazione)
 Titolo in definizione
Relatore in definizione (Siri – Associazione Italiana di Robotica e Automazione)
 “Give me five, cobot!” – Uomo e robot in una collaborazione sicura
Marco Pelizzaro, Alessio Ragni (Pilz Italia)
 Robotica collaborativa aumentata tramite interfacce indossabili
Gianluca Palli (Università Bologna)
 Robotica collaborativa, robotica mobile e applicazioni tipiche
Michele Russo (Kuka Roboter)
 Una piattaforma per l’integrazione fra PLC e Cobot (titolo provvisorio)
Relatore in definizione (Siemens)
 Profinet: standard innovativi per comunicazione industriale e automazione dei processi (titolo provvisorio)
Relatore in definizione (Consorzio P.I. Italia)
 Scada e PLC, notifica degli allarmi ai reperibili: cos’è, a cosa serve, come funziona
Alberto Sibono (Micromedia International)
 Q&A e Tavola Rotonda
13.00Conclusioni

Per isciversi qui.


L’industria mondiale ed europea sta vivendo un momento di particolare euforia dopo il forzato rallentamento dovuto alla pandemia, ma i canoni di questa nuova ripresa economica non sono più gli stessi che abbiamo conosciuto in passato nelle fasi successive all’uscita da una crisi economica.
Nel corso della pandemia abbiamo forzatamente cambiato le nostre abitudini lavorative, utilizzando gli strumenti che la tecnologia moderna ci ha messo a disposizione per essere “presenti”, anche se solo digitalmente, a presidiare le nostre attività lavorative quotidiane.
Questo nuovo approccio, indotto in maniera forzata e rapida dall’emergenza sanitaria, fortunatamente ha avuto impatti relativi in quanto le tecnologie di base erano già ampiamente disponibili, anche se fino ad allora, se non per sporadici casi, poco utilizzate per non dire quasi sconosciute ai più.
Quello che a prima vista potrebbe sembrare un semplice cambiamento nelle modalità operative si rivela invece un vero e proprio cambio di paradigma che trova evidenza nell’affermarsi di un nuovo modello di business e di lavoro, basato sulla digitalizzazione dei processi proprio della trasformazione digitale di Industria 4.0.

Da industria 4.0 a industria 5.0
Fino a qui Industria 4.0 ha definito in modo chiaro e preciso come la digitalizzazione permetta di gestire nella maniera più efficace ed efficiente tutti i processi che compongono la catena del valore di prodotti o servizi, ma forse questo non basta e bisogna volgere lo sguardo anche al benessere dei lavoratori riportando al centro l’essere umano come cuore del processo produttivo e anche alla sostenibilità.
E’ dunque giunto il momento di fare il passo successivo nel segno della continuità con i dettami di Industria 4.0 ed approdare al livello successivo di Industria 5.0 forti anche della spinta propulsiva della Comunità Europea che nel documento ufficiale dal titolo “Industry 5.0 – Towards a sustainable, human-centric and resilient European industry”, definisce la sostenibilità, il ruolo centrale dell’uomo e la resilienza come basi per lo sviluppo del progetto Industria 5.0.

L’uomo al centro
Torna l’uomo al centro del processo produttivo, non più ovviamente come “macchina” in grado di fornire forza lavoro, ma bensì come elemento di conoscenza in grado di collaborare con la tecnologia per raggiungere comuni obbiettivi di sostenibilità e resilienza, in altre parole produrre
beni o servizi utili alla comunità salvaguardando l’uso delle risorse attraverso processi resistenti alle crisi.
Si delinea dunque un differente modello di manifattura definita “Collaborative industry” ove la collaborazione e la cooperazione tra uomo e macchina diventa asse fondamentale del processo produttivo. In particolare, la presenza di robot collaborativi (COBOT) e di tecnologie basate sull’intelligenza artificiale, della quale i COBOT stessi potranno essere dotati, renderanno le fabbriche ambienti più sicuri ed efficienti dove gli uomini e le macchine potranno lavorare fianco a fianco mettendo in campo il meglio di entrambi.

Un nuovo paradigma
Siamo dunque di fronte ad un radicale cambiamento del mondo dell’automazione in grado di portarci alla soglia della quinta rivoluzione industriale che però a differenza delle precedenti ci porrà davanti ad una serie di quesiti di non facile soluzione, costringendoci a ridefinire il ruolo dell’uomo nel rapporto con l’intelligenza delle macchine. Più che un antagonismo tra uomini e robot, con la temuta perdita di posti di lavoro dovuta all’avvento dell’automazione e della robotica, uomini e robot sono ora chiamati ad essere collaboratori in senso stretto, ovvero ad essere in grado di integrarsi nei processi industriali, ognuno con le proprie specifiche competenze al fine di svolgere al meglio le attività loro assegnate, in base alla specificità delle stesse, e lasciando agli uomini quella di maggior pertinenza ed importanza, l’estro creativo, dando loro l’opportunità di usare intelligenza e fantasia per conquistare nuovi orizzonti.


SAVE VeronaOttobre 24, 2021

 

Torna finalmente in presenza la manifestazione Expo SAVE a Verona.

La manifestazione Expo Save è uno degli appuntamenti più importanti del settore automazione e strumentazione industriale. L’evento avrà luogo nelle giornate del 27 e 28 ottobre p.v. alle Fiere di Verona, nel rispetto delle vigenti normative in materia di esposizioni fieristiche.

Come di consueto Gemax consulting ha fornito il suo contributo tecnico e di supporto all’organizzazione dei workshop tematici e dei convegni di approfondimento.

L’organizzazione di Expo Save prevede una suddivisione giornaliera per argomenti in modo permettere agli intervenuti una migliore fruibilità e pianificazione della pertecipazione ai lavori.

Qui potete trovare il programma completo:

https://www.exposave.com/

La registrazione all’evento è totalmente gratuita accedento al seguente link:

https://www.exposave.com/preregistrazione.asp

Il nostro Ing. Massimo Nannini sarà coordinatore di un interessante workshop sulla robotica collaborativa

Locandina_Cobot_SAVE_Verona_2021