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Auguri di Buona PasquaAprile 8, 2023

 

Campane di Pasqua festose
che a gloria quest’oggi cantate,
oh voci vicine e lontane
che Cristo risorto annunciate,
ci dite con voci serene:

“Fratelli, vogliatevi bene!
Tendete la mano al fratello,
aprite le braccia al perdono;
nel giorno del Cristo risorto
ognuno risorga più buono!”

E sopra la terra fiorita,
cantate, oh campane sonore,
ch’è bella, ch’è buona la vita,
se schiude la porta all’amore.

(Gianni Rodari)

I nostri migliori auguri per una Serena Pasqua.

Intervista a Massimo NanniniGennaio 13, 2023

 

Proniamo un estratto dell’intervista rilasciata dal nostro ing. Massimo Nannini in occasione della presentazione del corso organizzato da FORMart e sviluppato in collaborazione con noi per “Analisti programmatori con competenze in intelligenza artificiale”.

Essere un developer significa molto più di saper utilizzare linguaggi di programmazione HTML5, Javascript o Python. Significa saper ascoltare l’esigenza di un cliente o di un’azienda, ricostruire in astratto un problema, trovare una soluzione efficace e tradurla in righe e righe di codice.

Cosa si apprende nel corso di analista programmatore? Qual è la sua particolarità?

Il corso ha l’obiettivo di creare dei developer pronti per inserirsi nel mercato del lavoro attraverso le conoscenze fondamentali dei linguaggi di programmazione e la maturazione di una visione analitica. Prima ancora che scrivere codici occorre imparare a pensare da analista programmatore. Questo ci permetterà di creare soluzioni applicative e aprire le porte all’intelligenza artificiale, con l’obiettivo di utilizzare gli algoritmi per l’analisi di dati.

Quali linguaggi si imparano a utilizzare nel corso?

Per la parte di front end si imparano HTML5, CSS, Javascript, node js per il back end e Python per costruire gli algoritmi per l’intelligenza artificiale. Trattandosi di un corso di 500 ore io e gli altri docenti abbiamo deciso di puntare su linguaggi utilizzati frequentemente per il web e immediatamente riutilizzabili come javascript. Abbiamo inoltre scelto Python perché è un linguaggio nato con l’IA: i partecipanti apprenderanno come usare gli algoritmi per intraprendere delle scelte sui dati. 

Cosa si impara durante lo stage?

Lo stage è un momento importantissimo perché si apprende davvero cosa significa fare questo mestiere. Si apprende e si lavora fianco a fianco con un professionista e ci si rende conto delle dinamiche aziendali, del rapporto con i colleghi, dei tempi da rispettare e della gestione del processo di lavoro. Inoltre ci si scontra con la realtà: è un’ottima occasione, ad esempio, per capire se si è più tagliati e propensi a dedicarsi al front-end piuttosto che al back-end. Sicuramente un momento formativo insostituibile.

Perché lo stage è anche un’ottima opportunità di lavoro?

Le aziende hanno una grande fame di persone preparate per le reali dinamiche del mondo del lavoro. è dunque naturale che quando va in stage una persona valida che riesce a farsi notare ed apprezzare, l’azienda tenga a mantenere un contatto. Questo è già successo nei precedenti corsi e si conferma una porta di accesso privilegiata al mondo del lavoro. Viceversa, le aziende hanno appreso che questo è un ottimo modo per prendere in considerazione futuri collaboratori, oltretutto già formate e valutate da noi docenti.

Perché l’analista programmatore è una figura sempre più ricercata?

La riflessione è molto semplice. Negli ultimi anni abbiamo assistito a una crescita sempre più pervasiva di dispositivi elettronici: non ne esiste uno che non sia pilotato da un software. La digitalizzazione dei processi ci offre una mole sempre più grande di informazioni che non è più controllabile dagli uomini. Ecco perché occorre avvalersi dell’intelligenza artificiale e dei programmi che la usano. Al momento non ci sono abbastanza persone per gestire la digitalizzazione: oltre agli sviluppatori c’è una grande richiesta di operatori capaci di interfacciarsi con robot e con i dati. 

Il corso è indicato anche a chi ha delle competenze informatiche basilari?

Sì, perché partiremo dalla base teorica per sviluppare innanzitutto un approccio da programmatore, imparando ad astrarre un problema e poi procedere alla sua risoluzione tramite gli algoritmi. Un nuovo modo di pensare dove incide poco l’utilizzo pregresso della tecnologia. Proprio sugli smanettoni c’è un falso mito, non è necessariamente vero che siano avvantaggiati nell’apprendimento. Meglio dunque iniziare da zero, ma con una corretta cultura sulla programmazione, sul sistema operativo e sulle reti.


Buon Natale e Felice Anno NuovoDicembre 19, 2022

 

Imagine

Imagine there’s no heaven
It’s easy if you try
No hell below us
Above us only sky
Imagine all the people
Living for today… Aha-ah…

Imagine there’s no countries
It isn’t hard to do
Nothing to kill or die for
And no religion, too
Imagine all the people
Living life in peace… You…

You may say I’m a dreamer
But I’m not the only one
I hope someday you’ll join us
And the world will be as one

Imagine no possessions
I wonder if you can
No need for greed or hunger
A brotherhood of man
Imagine all the people
Sharing all the world… You…

You may say I’m a dreamer
But I’m not the only one
I hope someday you’ll join us
And the world will live as one

John Lennon

I nostri migliori auguri per un Sereno Natale e un Prospero Anno Nuovo.
I nostri uffici saranno chiusi per le vacanze Natalizie dal 23/12/2022 al 09/01/2022 compresi.


Crittografia omomorficaOttobre 26, 2022

 

Nel nuovo numero di Automation Technology un interessante articolo del ns. ing. Massimo Nannini affronta un argomento di grande attualità quale la crittografia dei dati.

La crittografia è conosciuta e studiata sin dai tempi più antichi per celare il contenuto di un messaggio , rendendolo così leggibile solo al legittimo destinatario.

Gli ambiti di utilizzo della crittografia sono ad oggi molteplici spaziando dalla protezione di infomazini militari a quelle personali protette dalle leggi sulla privacy, ma più in generale la protezione dei dati è divenuta sempre più necessaria rispetto all’uso dei dati digitali.

In questo articolo viene descritta una particolare tipologia di crittografia detta omomorfica che permette di celare il contenuto informativo in modo sicuro, ma soprattutto di elaborare i dati in formato criptato.

Buona lettura.

CrittorafiaOmomorfica